Le 5+5 attitudini personali per diventare un super event manager

Le 5 qualità necessarie per diventare un event managerNegli ultimi due articoli (vedi qui) ho parlato delle 10 competenze che il bravo organizzatore di eventi non può non avere. Lo scopo era quello di evidenziare le materie da approfondire per chi intende frequentare specifici master.

Ma al di là delle cose da studiare, esistono delle attitudini personali che fanno la differenza tra un normale professionista ed un professionista di qualità?

Qualche tempo fa su Event Manager Blog di Julius Solaris è apparso un post sulle 5 qualità che distinguono l’event manager di successo. Si trattava di una ricerca tra gli event manager partecipanti alla comunità “Event Planning & Event Management – the 1st Group for Event Professionals”, un gruppo creato da Solaris su LinkedIn, ai quali veniva chiesto di inviare la loro graduatoria sulle attitudini che ritenevano più importanti in un event manager. Quella che vedete nell’immagine di questo post è la graduatoria finale in ordine di importanza tra le segnalazioni. Il risultato può essere sicuramente condiviso, anche se … Ma vediamo queste voci una ad una.

1. Flessibilità
Chi non ha flessibilità non può lavorare in questo settore. Ci saranno sempre imprevisti, cose che cambiano in modo inaspettato e persone che non faranno quello che promettono di fare. Inoltre tieni presente che alle tue controparti non piacciono muri e compartimenti stagni. Occorre comprendere le loro esigenze ed essere in grado di fornire soluzioni ed opzioni diverse.
L’event manager deve essere in grado di reagire agli imprevisti nel modo migliore con le risorse che ha a sua disposizione. Ecco perché a mio avviso insieme alla flessibilità occorre la creatività, ovvero un’attitudine al problem solving creativo. La tua flessibilità e la capacità di trovare soluzioni ai problemi saranno sempre correlati con la tua creatività.

2. Capacità relazionali
È l’abilità di trattare con la gente. L’ event manager deve essere comunicativo e dotato di grande diplomazia.
Deve essere assertivo e saper trattare con tutti i soggetti coinvolti nei vari progetti: autorità, sponsor, dirigenti d’azienda, funzionari pubblici, clienti, fornitori, collaboratori …
Deve trattare tutti, e in particolare i collaboratori, alla pari, con rispetto, anche sotto pressione.
Deve condividere le sue idee e la sua visione apertamente con il team di progetto. Tutti hanno la loro parte nel gioco di squadra ed è questo che alla fine porta al successo.
L’event manager accetta le critiche ed è aperto a nuove idee.
Deve essere paziente. Deve anche essere modesto: non c’è lavoro “troppo piccolo” che non può fare. E questo è un bel modo per relazionarsi con i collaboratori.
Se ad esempio prima di uno spettacolo allestito all’aperto venisse un acquazzone, occorrerà all’ultimo minuto asciugare le sedie. Tutti devono attivarsi, e il manager deve dare l’esempio. Questo tipo di comunicazione è molto diretto e ha a che vedere anche con la leadership: “Se lo faccio io, nessuno può tirarsi indietro.”

3. Organizzazione
L’event manager deve coordinare una serie di responsabilità e gestire contemporaneamente molte situazioni e le relative persone coinvolte.
Sa quindi delegare e motivare.
Organizzazione significa anche capacità di far rete. Occorre avere una vasta rete di professionisti e collaboratori di fiducia nei vari settori – nessuno è tuttologo – e avere la capacità di assemblare il team perfetto per ogni occasione.

4. Passione
Senza passione non si possono affrontare gli alti e i bassi di questa professione. Potranno insegnarti a migliorare la gestione del tempo, ma nessuno potrà trasmetterti la passione. Un event manager di successo deve essere entusiasta e appassionato del suo lavoro. L’entusiasmo e la passione influiscono sulla creatività e generano motivazione ed emozioni.
Se lo consideri solo uno stipendio per la fine del mese, il lavoro di event manager a qualsiasi livello può rivelarsi ingrato. Devi avere una passione interna tale da permetterti di superare gli errori, i fallimenti, le delusioni, ed imparare in fretta per essere in grado di affrontare l’incarico successivo.

5. Time management
La necessità di gestire il tempo in modo ottimale ha a che fare con la rapidità di reazione che viene richiesta in questa professione. Occorre non solo coordinare se stessi, ma tutto il team di progetto. Occorre in particolare saper definire le priorità.
È dunque tutta una questione di pianificazione, ri-pianificazione e programmazione continua, attività  fondamentali per il buon funzionamento di un orologio che deve correre senza mai perdere colpi.

Queste dunque le 5 doti necessarie per diventare un ottimo event manager.
Se le possiedi, hai le basi per confidare in una carriera di soddisfazione, anche se … anche se forse sono indispensabili ma non sufficienti per diventare un super event manager. Se è questo che vuoi diventare, dovrai avere qualche marcia in più, e ti serviranno altre 5 super-attitudini. Che ti spiegherò nel prossimo post. 😉
(1. – segue)

Filippo M. Cailotto

 

Informazioni su Filippo Maria Cailotto

Filippo Maria Cailotto ha un'esperienza di consulente e project manager nei settori degli eventi culturali e nella valorizzazione del territorio più che ventennale. Dopo il Diploma di Conservatorio, ha completato il suo curriculum formativo conseguendo l' “European Diploma in Cultural Project Management”, master annuale promosso dal Consiglio d’Europa e dall'Unesco (Bruxelles), e frequentando il Corso biennale in Economia e Gestione Aziendale (CEGA) presso la Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi (Milano). È stato inserito nell’elenco degli esperti dell’Unione Europea (DG X) per i seguenti ambiti di competenza: ‘Cultura’ e ‘Questioni orizzontali’ (cultura ed economia, cultura e turismo, cultura e sviluppo regionale). Ama la musica classica, il tango e i social media.
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