A cosa mi serve uno studio sul pubblico?

Lo Studio sul Pubblico ti offre dati conoscitivi affidabiliVuoi trovare uno sponsor? Allora devi indicare nel tuo progetto di sponsorizzazione in modo chiaro e preciso qual è il pubblico a cui ti rivolgi. Come puoi farlo senza avere realizzato uno studio sul pubblico?

Vuoi effettuare una valutazione del tuo progetto artistico e delle strategie di comunicazione attuate? Oltre all’aspetto quantitativo (i numeri del pubblico), hai bisogno dell’aspetto qualitativo: ti occorre sapere quale pubblico ha attirato il tuo evento e quali sono le motivazioni che lo hanno attratto. Come puoi farlo senza uno studio sul pubblico?

Come vedi, una ricerca sul pubblico, realizzabile con un semplice questionario da distribuire ai partecipanti all’evento, è indispensabile all’organizzatore, che può trarne indicazioni fondamentali in varie aree della sua attività.

La ricerca serve a fotografare secondo diverse prospettive la composizione dei pubblici di riferimento delle manifestazioni e a costituire un data-base, un archivio di dati utilizzabili e confrontabili nel tempo.

Le informazioni ottenute consentiranno così di poter contare, ad esempio, sudati utili a definire politiche di comunicazione più efficaci ed in grado di rispondere con successo alle necessità di informazioni della tua organizzazione.

Uno studio sul pubblico può permettere infatti:

• la ricostruzione di diverse tipologie di utenti;

• la valutazione dei punti di forza e debolezza delle manifestazioni come percepiti da parte del pubblico;

• l’estrapolazione di informazioni da utilizzare per il riorientamento delle strategie di comunicazione, rendendole più efficaci;

• la creazione di una mailing-list segmentata per aree d’interesse degli utenti;

• la realizzazione di documentazione fondamentale per l’attività di fund-raising e in particolare per la ricerca di sponsor.

Entrando un po’ più nel dettaglio, ti può dare elementi informativi quali: la provenienza del pubblico, le sue caratteristiche demografiche, il profilo culturale e sociale dei partecipanti, gli interessi culturali, le motivazioni che attraggono il pubblico alle diverse manifestazioni, il livello di soddisfazione sulle varie caratteristiche dell’offerta, i suggerimenti, le segmentazioni in cui è possibile scomporre il pubblico, le diverse motivazioni di attrazione per segmento, i diversi canali di comunicazione, l’efficacia dei canali di comunicazione utilizzati, l’adeguatezza delle politiche di prezzo.

E questo solo per fare un esempio di massima dei dati ricavabili da uno studio sul pubblico. Se hai necessità informative particolari, la ricerca può essere ulteriormente personalizzata con l’inserimento di domande ad hoc.

Inoltre i dati raccolti saranno ancor più significativi se comparati nella loro serie storica: confrontando la composizione del pubblico di edizioni successive delle manifestazioni si possono evidenziare i risultati ottenuti dalle strategie attuate, definendo in questo modo l’efficacia delle singole azioni e l’impatto che le decisioni hanno avuto sui pubblici di riferimento.

Ma da cosa si parte per la realizzazione di uno studio sul pubblico?

Naturalmente dalla definizione delle esigenze informative della tua organizzazione e dalla conseguente formulazione del questionario.

Nel mio ebook Organizzare eventi ho inserito una sezione approfondita sulle modalità di realizzazione della ricerca; troverai anche un esempio di questionario e indicazioni utili per realizzare un data-base. Da questo blog puoi inoltre scaricare un esempio di data-base realizzato con FileMaker Pro (doc. n. 3), già pronto per essere completato con i dati forniti dal pubblico, ed infine un esempio concreto di rapporto finale di uno studio sul pubblico (52 pagg., doc. n. 2).

Se hai domande o dubbi da sottopormi, non esitare a farlo tramite questo blog o sulla pagina facebook “Organizzare Eventi”!

 

Filippo M. Cailotto

Informazioni su Filippo Maria Cailotto

Filippo Maria Cailotto ha un'esperienza di consulente e project manager nei settori degli eventi culturali e nella valorizzazione del territorio più che ventennale. Dopo il Diploma di Conservatorio, ha completato il suo curriculum formativo conseguendo l' “European Diploma in Cultural Project Management”, master annuale promosso dal Consiglio d’Europa e dall'Unesco (Bruxelles), e frequentando il Corso biennale in Economia e Gestione Aziendale (CEGA) presso la Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi (Milano). È stato inserito nell’elenco degli esperti dell’Unione Europea (DG X) per i seguenti ambiti di competenza: ‘Cultura’ e ‘Questioni orizzontali’ (cultura ed economia, cultura e turismo, cultura e sviluppo regionale). Ama la musica classica, il tango e i social media.
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