Rendere il tuo evento più competitivo con l’Analisi SWOT

L'Analisi SWOTL’Analisi SWOT è uno strumento di management di grande efficacia, utile in particolare per effettuare un lavoro di sintesi che ci permetta di arrivare a definire gli obiettivi prioritari da perseguire per il successo della nostra organizzazione di eventi.

SWOT è un acronimo che riunisce le iniziali delle seguenti parole inglesi:

  • Strengths (punti di forza)
  • Weaknesses (punti di debolezza)
  • Opportunities (opportunità)
  • Threats (minacce, rischi)

L’Analisi SWOT offre la possibilità di integrare le informazioni che abbiamo sull’ambiente esterno (tradotte in opportunità e minacce) con i dati sulle risorse interne alla nostra organizzazione o disponibili per il nostro progetto (tradotti in punti di forza e di debolezza).

Iniziamo dunque con una rivisitazione critica dei fattori interni all’organizzazione per identificare particolari punti di forza e di debolezza che influenzano la nostra attività e l’impatto delle strategie avviate. I giudizi emersi dalle ricerche sul pubblico, se ne abbiamo fatte, sono particolarmente importanti perché ci offrono un punto di osservazione esterno.
Possiamo prendere in considerazione il prodotto culturale offerto (caratteristiche di qualità, unicità del genere tematico, esclusività di artisti, specializzazione o diversificazione delle proposte culturali, ecc.); le strutture (l’apparenza esterna della sede, l’atmosfera dell’ambiente in generale, la flessibilità degli spazi, le caratteristiche della posizione – in centro, vicino alla stazione, alla metropolitana -, le possibilità di parcheggio); i servizi collaterali offerti (bar, ristorazione, servizio di baby sitter, book shop, ecc.); lo staff dei collaboratori (qualificati, professionali, orientati al servizio, o bisognosi di formazione); la posizione sul mercato (la reputazione dell’organizzazione, la chiarezza di immagine e identità, la qualità del rapporto costruito con il pubblico attuale – fedeltà che cresce o meno nel tempo, disponibilità di data-base con informazioni qualificate, ecc. -, la qualità delle relazioni con il mondo economico, istituzionale, politico, dei mass-media, ecc.); le sinergie attivate, le collaborazioni istituzionali; le risorse economiche (la disponibilità diretta da botteghino e merchandising, le fonti addizionali attuali da enti pubblici, sponsor, ecc.).
Ciascuna di queste voci può costituire un punto di forza o uno di debolezza.

Analizzato l’ambiente interno, si passa all’identificazione dei fattori esterni che offrono opportunità o costituiscono minacce allo sviluppo futuro dell’organizzazione.
Tali fattori possono riguardare le dinamiche economiche generali e nel settore specifico; i cambiamenti nella domanda (ad esempio nel potere d’acquisto degli utenti); le nuove tendenze nei vari settori (cultura, costume, moda, economia) e nel settore specifico (nuovi gusti e preferenze); eventuali cambiamenti nell’offerta (altre sale – o teatri, cinema, musei, attrazioni turistiche – che aprono o chiudono nel bacino di riferimento); cambiamenti nel livello potenziale di sovvenzionamento (contributi pubblici e sponsorizzazioni); cambiamenti legislativi e/o politici (se siamo in un periodo elettorale, cosa succederà dopo?); cambiamenti nelle tecnologie e loro conseguenze (esplosione di Facebook, Twitter, eBay e siti specializzati, a scapito degli strumenti di comunicazione tradizionali; si leggono meno libri e si vendono più ebook; l’avvento di  iTunes sta facendo scomparire i negozi di cd musicali, e così via); cambiamenti a livello locale che incidono sull’accessibilità alla nostra sede (strade, parcheggi, trasporti pubblici); ecc.
Ciascuna di queste voci può costituire un’opportunità o una minaccia per l’attività della nostra organizzazione di eventi.

Bene: abbiamo fatto un elenco di voci e le abbiamo inserite nei 4 quadranti relativi ai punti di forza e di debolezza dell’ambiente interno e alle opportunità e minacce dell’ambiente esterno.

Ma non è sufficiente un elenco indistinto di voci per prendere decisioni e stabilire obiettivi: dobbiamo definire delle priorità. Quali sono i più significativi punti di forza su cui costruire il nostro successo? Quali i punti di debolezza che dobbiamo assolutamente colmare per poter essere competitivi tra le offerte nel mercato degli eventi? Quali sono le opportunità che possiamo e dobbiamo cogliere? Ed infine quali sono i rischi da presidiare perchè potrebbero minare seriamente le nostre strategie e il nostro futuro?

Puoi agire in vari modi: sottolineature, colori, numerazioni, ecc. nei quadranti sopra abbozzati. Oppure puoi trovare un aiuto più strutturato in alcuni modelli e matrici suggeriti da Philip Kotler, il padre del marketing. Sono efficaci perché permettono un ulteriore livello di riflessione che porterà ad evidenziare con immediatezza le aree prioritarie di intervento. Sono però un po’ complicati da inserire in un articolo. Se vuoi approfondire (e ne vale la pena), puoi trovare questi modelli con numerosi esempi nel mio ebook “Organizzare eventi”.

Buona Analisi SWOT!

 

Filippo M. Cailotto

 

P.S. Qualche dubbio? Parliamone! 🙂

Informazioni su Filippo Maria Cailotto

Filippo Maria Cailotto ha un'esperienza di consulente e project manager nei settori degli eventi culturali e nella valorizzazione del territorio più che ventennale. Dopo il Diploma di Conservatorio, ha completato il suo curriculum formativo conseguendo l' “European Diploma in Cultural Project Management”, master annuale promosso dal Consiglio d’Europa e dall'Unesco (Bruxelles), e frequentando il Corso biennale in Economia e Gestione Aziendale (CEGA) presso la Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi (Milano). È stato inserito nell’elenco degli esperti dell’Unione Europea (DG X) per i seguenti ambiti di competenza: ‘Cultura’ e ‘Questioni orizzontali’ (cultura ed economia, cultura e turismo, cultura e sviluppo regionale). Ama la musica classica, il tango e i social media.
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