Le 5+5 attitudini personali per diventare un super event manager – 2

Di David Burlet, attraverso Wikimedia CommonsNel post precedente abbiamo visto quali sono le 5 attitudini necessarie per diventare un bravo event manager.  Se però vuoi diventare un super event manager, dicevamo, ti serviranno altre 5 super-attitudini. Quali sono? Ebbene, eccole.

1. Devi avere i poteri del chiaroveggente, per anticipare ciò che nessun altro può immaginare; devi cioè essere dotato di un’intuizione speciale che ti metta in grado di prevedere le cose: prevedere ad esempio quello che è necessario accada, o non accada, per il buon esito dei tuoi progetti. Per dirla in altri termini, occorre essere particolarmente pro-attivi, ossia possedere la capacità di prevenire e anticipare i problemi e i bisogni futuri. L’event manager mediocre si ferma alla registrazione del problema, quello super sa ipotizzarne la soluzione, tenendo sempre alte le antenne per attivare la propria abilità nel prevenire e rispondere agli eventi.

2. Devi essere psicologo, per capire intuitivamente il detto e il non detto. Ciò che viene detto ci indica un cammino, ci guida verso una direzione. Ma sarà la direzione giusta? La vera abilità è scoprire ciò che sta “tra le righe”. Questa attitudine deriva da una grande capacità di ascolto, l’unica capacità che ci permetta una profonda comprensione degli avvenimenti.

3. Devi essere un mago: devi assolutamente praticare la magia, perché a volte ti verrà richiesto di creare qualcosa dal nulla … Partendo da una semplice idea, il manager creativo saprà realizzare un evento solido, stabile, capace di rispondere ai bisogni con strategie appropriate e di sfidare il tempo e le crisi. Capace soprattutto di trovare le risorse per realizzarlo. Magia (ispirazione, creatività, fantasia) e tecnica** sono gli ingredienti fondamentali dei progetti che durano.

4. Devi andare oltre il multi-tasking: devi avere le abilità di un giocoliere-equilibrista. In particolare, hai presente quel gioco che fanno nei circhi con molti piatti in equilibrio su asticelle? Non cadono perché il giocoliere-equilibrista, agendo sui bastoncini, imprime ai piatti un movimento rotatorio che li mantiene in equilibrio. Ogni tanto però il movimento di qualche piatto rallenta e lo si vede ondeggiare pericolosamente minacciando di cadere, al che il giocoliere imprime nuovamente il movimento e il piatto riprende la sua stabilità. Ecco, il professionista di event management deve saper gestire un cospicuo portafoglio di progetti e di clienti in contemporanea, ricordandosi che se perde di vista uno dei suoi eventi o clienti – come il piatto dell’equilibrista a cui non si imprime il movimento quando serve – questo farà una brutta fine …

5. Devi essere un visionario: devi cioè mantenere una visione di fondo in ogni momento, il che significa che dovrai lavorare sul dettaglio sempre avendo in prospettiva il quadro generale, l’impatto più ampio e gli obiettivi da perseguire; gli eventi che proponi devono essere strumento per soluzioni strategiche (per esempio nella comunicazione d’azienda) e non solo un elenco di persone o cose da organizzare.

Allora, sei chiaroveggente, psicologo, mago, giocoliere-equilibrista, visionario?
Non hai questi super poteri? Mmmmm … sarà dura! 🙂

 

Filippo Maria Cailotto

 

P.S. Un ringraziamento all’articolo-inchiesta pubblicato su Event Manager Blog da Julius Solaris, e in particolare al contributo di Rita-Eileen Glynn Smith, per avere ispirato questo post.
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** La magia la devi mettere tu, la tecnica la puoi imparare, per esempio studiando testi come “Organizzare eventi” e “Soldi dagli sponsor”.

Informazioni su Filippo Maria Cailotto

Filippo Maria Cailotto ha un'esperienza di consulente e project manager nei settori degli eventi culturali e nella valorizzazione del territorio più che ventennale. Dopo il Diploma di Conservatorio, ha completato il suo curriculum formativo conseguendo l' “European Diploma in Cultural Project Management”, master annuale promosso dal Consiglio d’Europa e dall'Unesco (Bruxelles), e frequentando il Corso biennale in Economia e Gestione Aziendale (CEGA) presso la Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi (Milano). È stato inserito nell’elenco degli esperti dell’Unione Europea (DG X) per i seguenti ambiti di competenza: ‘Cultura’ e ‘Questioni orizzontali’ (cultura ed economia, cultura e turismo, cultura e sviluppo regionale). Ama la musica classica, il tango e i social media.
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